Con la fine della messa al bando dei movimenti politici nel febbraio del 1990, è stato possibile avviare il rimpatrio e la reintegrazione degli esiliati politici nella società sudafricana.

Di estrema difficoltà si presentava il problema dell’istruzione scolastica dei rimpatriati. I figli degli esiliati spesso erano nati nei paesi ospitanti, con un’altra lingua e un’altra cultura e in molti casi avevano vissuto le violenze e il terrore del regime dell’apartheid.