Nel 1990 con la legalizzazione delle organizzazioni nere e con la liberazione di Nelson Mandela si avvia il processo di abolizione dell’apartheid. I primi obiettivi sono lo svolgimento di libere elezioni multirazziali e la stesura di una nuova Carta Costituzionale.
In un clima di festa e di grande partecipazione, con la discreta presenza di osservatori internazionali, dal 26 al 28 aprile 1994 si tengono le elezioni del Nuovo Sudafrica che vedono l’African National Congress conquistare 262 seggi su 400. Nel dicembre 1996 viene approvata la nuova Carta Costituzionale del Sudafrica che risulta essere una delle più avanzate del mondo dal punto di vista dei diritti umani: proibisce ogni discriminazione basata sulla razza, sesso, gravidanza, stato civile, origine etnica o sociale, colore, orientamento sessuale, età, condizioni di handicap, religione, cultura, lingua, o nascita.
Il preambolo della Costituzione recita: “Il Sudafrica appartiene a tutti coloro che ci vivono, uniti nella loro diversità”