La schiavitù venne abolita nel 1833, ma la posizione subordinata dei neri nel mondo del lavoro era troppo conveniente per la popolazione bianca perché venisse fatto un serio tentativo per sovvertire questo ordine di cose. Per conservare il potere, la minoranza bianca si attribuì subito ogni prerogativa politica e proibì ai neri l’acquisto di terre L’apartheid (letteralmente significa “condizione di essere separati”) è il sistema sociale basato sulla discriminazione e separazione razziale che si realizza in Sudafrica a partire dal 1948 come programma elettorale del partito del Fronte Nazionale, al Governo -in coalizione con il partito Afrikaner- continuativamente dal 1948 al 1994. Il fondamento di tutto l’edificio dell’apartheid è la Population Registration Act del 1951 che rende obbligatoria la registrazione di ogni abitante del Sudafrica secondo l’appartenenza razziale. I cittadini vengono classificati in quattro gruppi etnici: bianchi, indiani, coloured, bantu. Per ogni gruppo etnico le leggi prevedono diversi diritti, divieti e privilegi. Bantu – definizione generale delle nove etnie nere del Sudafrica: zulu, xhosa, sotho, venda, tsonga, shangaan, swazi, nbebele, tswana. Coloured – tutti i meticci nati da bianchi e bantu.