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Che cosa accomuna un pirata del Mare del Nord vissuto seicento anni fa, un argentino che decide di salvare i boschi della Patagonia, uno scrittore della Terra del Fuoco che apre la casa a quanti hanno bisogno di un rifugio, un medico della guerriglia salvadoregna con un ospedale da cam­po nello zaino? Soltanto quella linea sottile che separa gli eroi della Storia da quelli, misconosciu­ti e quotidiani, i cui nomi rimangono nell'ombra. Ma, poiché « per una legge fantastica della vita la gente che è stata fottuta s'incontra », succede che i loro passi si incrocino nelle pagine di un libro.

Un professionista è sempre un professionista, ma la giornata era iniziata male: faceva un caldo infernale a Madrid e la sua amichetta francese l'aveva piantato come un cretino per qualcuno incontrato a Veracruz.

Il 16 ottobre 1998, su mandato del giudice spagnolo Baltasar Garzón, il dittatore cileno Augusto Pinochet viene arrestato a Londra con l'accusa di genocidio, terrorismo e tortura. La notizia coglie Sepúlveda su un'autostrada italia na, provocando in lui stupore e speranza.

Una grande scrittrice di teatro, una protagonista della cultura americana degli anni quaranta e cinquanta, ripercorre con la memoria episodi della sua vita, rivede da lontano personaggi famosi come Dorothy Parker, Ernest Hemingway, Dashiell Hammett. I suoi ricordi si muovono con un ritmo irregolare e tuttavia, fluido, svincolato dalle strettoie della continuità temporale.

DUE DONNE, DUE DESTINI, UNA SOLA INDIMENTICABILE STORIA. Mariam ha quindici anni. La sua mente sogna di poeti e di giardini meravigliosi, quelli di cui suo padre, un ricco uomo d'affari, le racconta quando le fa visita, dandole un assaggio di una vita che non avrà mai. Perché Mariam è una harami, una bastarda, e per sopravvivere dovrà imparare una sola cosa: la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte in cui i russi hanno invaso la città. Suo padre ha voluto che lei andasse a scuola, perché, ripeteva, una società non può progredire se le sue donne sono ignoranti.

Apparso come una meteora sulla scena della politica nell'agosto del 1999, quando si mise a capo di un'azione diretta finalizzata allo "smontaggio" di un McDonald's in Francia, José Bové ha proseguito instancabile nella propria attività politica. Eccolo quindi protagonista in Palestina, a Ramallah, per cercare di rompere l'assedio verso Arafat, ma anche a Porto Alegre nell'occupazione di terre incolte a fianco dei Sem Terra brasiliani.

Legati a una città dal tragico destino, Sarajevo, i racconti qui presentati sono una parte significativa anche se piccola del grande affresco bosniaco che Andrić  ha tracciato con tutta la sua opera. Di questa città-simbolo lo scrittore ha delineato con acuto realismo e con paziente studio psicologico le caratteristiche fondamentali attraverso secoli di storia. Il passato è una chiave per intendere il presente, e questi racconti, letti oggi, acquistano un sapore profetico e aiutano a capire il conflitto in corso. 

La storia di Oskar Matzerath. Del bambino dall'orecchio fine che, a tre anni, decide di non crescere più, opta per il tamburo di latta contro il mondo dei "bottegai". Il mostriciattolo anarchico che vede il mondo "da sotto il tavolo", che uccide i suoi due presunti padri, che seduce la sua madrina e ne ha un figlio, che scioglie un'adunata nazista al suono del suo tamburo, che suona jazz... che alla fine diventa il capo mistico della "Banda dei conciatori" e realizza il contrario del mondo mostruoso che con tanto gusto ha incarnato.

ANTONIO GRAMSCI a cinquant'anni dalla morte. Eventi, luoghi, idee, parole di un protagonista di questo secolo «...

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