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Il progetto Ubuntu è indirizzato a bambini, ragazzi, adulti, elders, insegnanti e operatori interculturali. Vuole esplorare attraverso esperienze dirette la conoscenza di noi stessi e degli altri, la profonda connessione nella profondità e la ricchezza dell’inclusione. Il progetto Ubuntu crea connessioni, è una forma di comunità intergenerazionale, apre finestre, valica soglie attraverso il corpo, l’arte e la narrazione. Il progetto Ubuntu vuole essere uno stimolo per realizzare il sogno della libertà e della pace.

La collana editoriale del Tavolo Reggio Africa si chiama "Kitabu" che in lingua swahili significa "libro". Questa parola è stata scelta perchè esprime la vocazione del tavolo alla cultura, in chiave di studio e di scambio. La scelta della lingua swahili non è stata fatta a caso. Questo idioma infatti svolge una funzione di lingua franca in gran parte dell'Africa subsahariana ed è quindi significativa per continuare a scrivere questa storia di amicizia fra Reggio e l'Africa.

La collana editoriale del Tavolo Reggio Africa si chiama "Kitabu" che in lingua swahili significa "libro". Questa parola è stata scelta perché esprime la vocazione del tavolo alla cultura, in chiave di studio e di scambio. La scelta della lingua swahili non è stata fatta a caso. Questo idioma infatti svolge una funzione di lingua franca in gran parte dell'Africa subsahariana ed è quindi significativa per continuare a scrivere questa storia di amicizia fra Reggio e l'Africa.

L'Ubuntu, filosofia africana basata sul perdono e sulla dignità dell'uomo, è in netto contrasto con il senso di giustizia base della nostra giurisdizione. Quando, nel 1995, si è chiuso il capitolo Apartheid del Sudafrica ed è stato liberato Nelson Mandela, dopo 27 anni di carcere, la popolazione nera era sul punto d'innescare una guerra civile contro l'odiato uomo bianco. Nella cultura Bantu esiste un concetto che ha un valore maggiore della vendetta: la consolazione della vittima.

Volume realizzato dal giovane fotografo fiorentino Tomasso Tancredi e dal grafico pubblicitario Lorenzo Fiorini. 190 pagine, per la maggior parte di foto con didascalie illustrative, dove sono immortalate le facce dei panai, le loro mani che impastano e dove vengono raccontate le storie di riscatto arrivato grazie ai panifici sociali realizzati dal Movimento Shalom, Unicoop Firenze e la Fondazione il cuore si scioglie.

Sul front.: Provincia di Roma, Assessorato alle politiche della scuola ; MAIS ; Fnism, Federazione nazionale insegnanti ; Progetto Rwanda ; La Gabbianella ; Centro Benny Nato.

Indice, Editoriale: Massimo Storchi, Una storia di (quasi) 50 anni, p. 5; Ricerche: Vittorio Bellentani, 7 luglio 1960. L’uccisione di Afro Tondelli, p. 9; Chiara Curti, Il fascio femminile di Reggio Emilia fra il 1940 e il 1945, p. 21; Amos Conti, 23 aprile 1943. Altri aerei cadono in terra reggiana. Muore il generale Mario Piccini, p. 45; Andrea Montanari, 1948-1950. «Bianchi di paura». La Democrazia cristiana, in Emilia Romagna e l’offensiva comunista dal 18 aprile 1948 ai fatti di Modena, p.

Le occasioni come il 60° della Liberazione si pongono come scadenze importanti in uno scorrere del tempo che lascia sempre meno occasioni di riflessione sulla nostra comune vicenda storica, che rimane alla base della identità della nostra comunità locale e nazionale. Un nodo problematico e affascinante. Questo 20 mesi per la libertà è stato pensato per quanti non hanno vissuto l’esperienza storica della Resistenza.

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